Il progetto PR.I.S.CO. nella Riserva di Ripa Bianca di Jesi
Il progetto PR.I.S.CO. (PRogetto Inanellamento Sforzo COstante) è un progetto coordinato dal Centro Nazionale di Inanellamento costituito presso l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica di Ozzano dell'Emilia. Questa struttura ha il compito di coordinare tutte le attività di cattura a scopo scientifico sul territorio nazionale e funge da centro di raccolta per tutti i dati raccolti nell'ambito delle attività di inanellamento.
La finalità principale che ispira questo progetto è la raccolta di informazioni relative alle popolazioni di piccoli Passeriformi nidificanti nelle aree in cui vengono attivate le diverse stazioni di inanellamento. In particolare attraverso il PRISCO si persegue l'obiettivo di migliorare le conoscenze di ecologia e biologia delle specie monitorate ai fini della loro gestione e conservazione.
La raccolta su base nazionale dei dati nelle diverse stazioni permette di effettuare diverse analisi tra le quali possono essere evidenziate le seguenti:
- monitorare i parametri demografici dei Passeriformi nidificanti attraverso la definizione di diversi indici;
- descrivere le variazioni spazio-temporali dei parametri demografici su piccola e grande scale geografica;
- rapportare i trend osservati alle caratteristiche ambientali e biologiche delle aree campionate;
- suggerire e verificare interventi di gestione e conservazione delle specie e dei loro habitat.
Il progetto di monitoraggio è effettuato attraverso campagne di cattura e ricattura di piccoli Passeriformi mediante reti mist-net a 4 sacche disposte in aree che siano rappresentative dell'area di studio e che costituiscano ambienti ecologicamente stabili e relativamente maturi, o ambienti mantenuti al medesimo stadio della successione vegetazionale attraverso una gestione attiva e regolare. All'interno della Riserva Naturale Regionale di Ripa Bianca di Jesi sono stati scelti 3 differenti habitat: l'ambiente fluviale, il bosco ripariale a prevalenza di pioppi e salici, e le aree agricole in cui sono ancora presenti le siepi caratteristiche del paesaggio agrario.
Le attività di cattura si svolgono nel periodo compreso tra il 1 maggio e il 31 agosto, effettuando una sessione di cattura per ciascuna delle 12 decadi del quadrimestre considerato facendo trascorrere non meno di 6 giorni tra due successive sessioni di cattura. Pertanto in ciascun anno vengono effettuate un totale di 12 uscite.
Il giorno di effettuazione delle catture le reti vengono aperte prima dell'alba per un totale di 6 ore consecutive. Tutti gli uccelli catturati vengono dotati di un anello numerato che permette l'individuazione in maniera univoca dell'esemplare nel caso di ricattura. Inoltre vengono sottoposti a misurazioni biometriche standardizzate secondo un protocollo internazionale. Tutti gli esemplari catturati vengono liberati non appena completate le operazioni suddette.
Per ogni rete attiva vengono inoltre compilate specifiche schede funzionali alla descrizione dell'ambiente circostante, in modo da permettere di collegare le informazioni relative alle specie e agli esemplari catturati con la tipologia di habitat esistente nell'intorno della mist-net.
La ricattura dello stesso animale durante la medesima annata o in annate successive permette inoltre di raccogliere preziose informazioni che vengono successivamente elaborate sia su scala nazionale che locale.
Nella Riserva di Ripa Bianca il progetto PRISCO ha preso avvio nel maggio 2004 e, come previsto nel protocollo approvato su base nazionale, l'attività di cattura nel periodo maggio - agosto si dovrà protrarre per almeno 5 anni consecutivi.
Poster XIII Covegno Inanellatori (jpg, 507kb) - Montesilvano (Pescara) 27-28 gennaio 2006
Alcuni ospiti della Riserva...
- Gufo comune
- Assiolo
- Saltimpalo
- Zigolo nero
- Verdone
- Rampichino
- Beccaccia
- Luì verde
- Codibugnolo
- Averla piccola
- Cardellino