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Incontri Inaspettati

AironeEttari di grano o di girasoli che si alternano ad insediamenti artigianali. Così si presentano spesso le nostre campagne. Non certo prati allagati o acquitrini, al massimo piccoli invasi artificiali di superficie minima. Chi mai penserebbe di poter trovare anatre o cavalieri d'Italia o gru, in zone come queste.

Eppure questi specchi d'acqua piccolissimi ed un minimo di attenzione a non creare troppo disturbo spesso sono sufficienti a vedere un bel campionario di vita. Specialmente durante le migrazioni primaverili. Non ci credete? Date un'occhiata alle foto presentate sul nostro sito e avrete sicuramente delle piacevoli sorprese, come ne abbiamo avute noi e magari troverete qualche piccolo spunto di riflessione e vi verrà voglia di cercare di capirne un po' di più.

Non abbiamo le Valli di Comacchio o la Laguna Veneta, ma non sono necessari i santuari della natura per fare incontri inaspettati e decisamente piacevoli.

Ecco alcune immagini, tutte riprese nella provincia di Ancona, che lo testimoniano...

Rondini Rossiccie (Cecropis daurica)


Rondine Rossiccia Molti di voi avranno già visto queste immagini collegandosi al portale Ornitho, ma non potevano mancare sulla nostra sezione dedicata agli incontri inaspettati le rondini rossiccie fotografate da Roberto Ceccucci sul residuo canneto umido che resiste ancora (chissà per quanto) dietro il quartiere Saline di Senigallia  . Rondine Rossiccia È una specie sempre piuttosto sporadica da noi, rinvenibile in qualche anno fortunato durante la migrazione primaverile verso i quartieri di nidificazione, che si attestano sulla fascia temperata circummediterranea, distribuiti in maniera molto puntiforme in Italia. Meno dipendente della rondine dalle attività umane, non se ne conoscono ancora perfettamente i quartieri di svernamento, che probabilmente si identificano con le zone di savana tropicale nordafricana. È sempre difficile vederla durante la migrazione autunnale, ancor più che in quella primaverile, figuriamoci poi osservarla nelle nostre zone il 18 dicembre ed ancora nel primo pomeriggio dell'8 gennaio. E' un inverno davvero strano questo!

   

Strolaga mezzana (Gavia arctica)


Strolaga mezzana La Strolaga mezzana (Gavia arctica), ha un'areale di nidificazione nordeuropeo, che va dalla Scozia alla Scandinavia alla parte più settentrionale dei paesi ex sovietici. Pur se in svernamento può raggiungere tutte le coste adriatiche e tirreniche fino alla Puglia ed alla Campania, le abitudini prevalentemente marine dei periodi freddi la rendono non frequentemente segnalata dalle nostre parti. Intorno a metà degli anni 90, nel periodo delle vacanze natalizie, un esemplare stazionò per qualche giorno sull'ultimo tratto del fiume Misa (Senigallia (AN), Strolaga mezzana quasi all'altezza del Centro Storico, lasciandosi fotografare a non più di 7-8 metri di distanza. Poi parecchi anni senza segnalazioni e finalmente lo scorso anno, durante il monitoraggio degli svernanti, ne venne registrato un individuo in mare poco al largo del litorale sud di Senigallia.

Quest'anno se ne è fatto nuovamente vedere un esemplare, nonostante il clima ancora tiepido per la stagione, avvistato in mare per la prima volta a poche decine di metri dalla riva, circa 2 km a nord della frazione di Marzocca di Senigallia, da Francesco Vita lo scorso 4 dicembre. Probabilmente lo stesso soggetto ripreso da Mauro Mencarelli più o meno alla stessa altezza il 7 dicembre, che potete vedere in queste foto. La distanza dalla riva non ha permesso di poter dettagliare al meglio il suo piumaggio invernale.

   

Zigolo delle nevi


Zigolo nero Pur se sporadicamente lo Zigolo delle nevi fino a poche decine di anni fa si poteva incontrare quasi ogni inverno nella piccola porzione di terreno incolto che fiancheggiava la sponda destra della foce del fiume Cesano.
Zigolo delle nevi Ma recentemente gli avvistamenti sono sempre più rari, per cui questo bel maschio in abito invernale, segnalato per la prima volta da Marco Borioni una ventina di giorni fa proprio lungo il litorale di Marzocca, dove era presente anche il 4 dicembre 2011, può sicuramente essere annoverato tra gli incontri inapettati.
Si tratta di una specie il cui limite meridionale di areale di nidificazione può essere fatto coincidere con la parte più settentrionale dei paesi scandinavi. Vederlo in inverno alle nostre latitudini ha sempre un fascino particolare.
Grazie a Roberto Ceccucci per aver documentato l'avvistamento con queste interessanti immagini.

 

Cuculo dal ciuffo


Le reti di Gabriele a Ostra ogni tanto stupiscono ed anche oggi, 4 Agosto, hanno regalato questa bella cattura. Si tratta di un bel esemplare di Cuculo dal ciuffo.

Di seguito alleghiamo alcune foto per poter ammirare (clicca sulle foto per ingrandirle).

cuculo1 cuculo2 cuculo3 cuculo4

 

Falco smeriglio


areale Smeriglio
 
Lo Smeriglio Falco columbarius, è il più piccolo dei falchi europei, dalle ali appuntite ed il metodo di caccia fatto di veloci guizzi sulle distese poco alberate.
Le sue catture sono poco frequenti, ma come al solito il sito di Ostra (AN) non è avaro di piccole soprese. Ecco quindi un bell’esemplare, probabilmente una femmina, finire nelle reti mentre sorvolava in caccia il campo di erba medica su cui si affaccia l’impianto di cattura. In Italia sverna abbastanza regolarmente anche se nelle nostre campagne non è certo frequente come può esserlo un gheppio. Lo si rinviene con maggior frequenza durante le migrazioni autunnali, in discesa dai quartieri riproduttivi del nord Europa, soprattutto orientale, mentre è molto più raro in risalita primaverile, per cui questa cattura del 12 maggio 2011 è piuttosto interessante.

  

Ecco alcune foto (clicca per ingrandire).

Falco Smeriglio   Falco Smeriglio   Falco Smeriglio   Falco Smeriglio

Piro Piro fulvo


Piro Piro Più che un incontro inaspettato questa volta probabilmente ci troviamo di fronte ad una vera rarità, di quelle che capitano forse una sola volta nella vita, ma questa volta la fortuna dei dilettanti ci ha forse assistito. Dovrebbe trattarsi di un Piro piro fulvo Tryngites subruficollis (Vieillot), specie che nidifica nelle zone artiche del nord America e Canada fino alla Siberia Nordorientale, compiendo poi straordinarie migrazioni per svernare (popolazioni nordamericane) in Paraguay o in Argentina. Da alcune subpopolazioni che migrano attraverso la costa nordamericana orientale probabilmente possono originare queste intromissioni in Europa, dove le osservazioni più frequenti riguardano Islanda ed Isole Britanniche.

Per l’Italia si tratta di una specie accidentale, cioè con meno di 20 osservazioni. Un esemplare è stato inanellato nella Laguna di Venezia la notte del 15/10/1991. Tuttavia quest’anno sono stati diversi gli avvistamenti in Europa, per cui molti ornitologi aspettavano con ansia un’osservazione anche in Italia.

Con così poche segnalazioni non stupirà il condizionale usato all’inizio, perché riconoscerlo era impresa sulla quale non ci saremmo avventurati senza timore di essere presi per visionari e dobbiamo ringraziare Andrea Corso per aver supportato l’osservazione con dovizia di particolari.

Purtroppo la luce del tramonto settembrino e i mezzi di ripresa inadeguati a catturare la scarsa luminosità non hanno permesso di documentare l’esemplare in maniera decente. Se non temete il mal di mare il filmato può dare comunque un’idea del suo atteggiamento in alimentazione, che lo rende distinguibile anche dai molto simili giovani di combattente.

 


 

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